sabato 8 novembre 2008

Dubbi, perplessità, angosce e fratelli...


Col rischio di sembrare banale e ripetitivo metto giù queste quattro righe per condividere le sensazioni di questi giorni. Da due settimane sono nella fase "cosa sto facendo della mia vita", ovvero uno di quei momenti in cui ti trovi a pensare: "Cacchio! Ho una vita sola e non posso fare tutto ciò che vorrei". Tutti coloro che ci sono passati (immagino persone che compiuti i diciannove anni sono state in grado di porsi delle domande e di non vivere immischiate nella dialettica del pecorume) sanno che non è un momento sereno, ma aiuta lo stesso a crescere. Tutto ciò porta una sorta di "Spleen", la noia di vivere, in chi si fa prendere dall'angoscia, e la superficialità diventa la regola della tua vita... Non per pigrizia, ma perchè ti sembra che lasciare ciò che ti sarebbe piaciuto fare procuri inevitabilmente svilimento al tuo essere. Per fortuna, o meglio, per Grazia, ti trovi intorno gente che ti aiuta, ti consiglia, e sai che essa è lì per il tuo bene, perchè ti vuole bene, perchè ti è d'aiuto anche quando non ti sembra. In questi mesi ho sinceramente sentito la mancanza di un fratello minore o maggiore nella mia famiglia... Essere figli unici ha i suoi lati positivi, ma porta comunque un vuoto... Sarebbe bello avere qualcuno al di fuori dei tuoi genitori che condivida tutta la tua storia e ciò che hai vissuto... ma non c'è. "Deo gratias" ho trovato altri fratelli, disposti ad ascoltare le mie paturnie, molto spesso noiose, i miei sfoghi, le cose belle che ho da condividere. Ed è bello sapere che quando hai bisogno di parlare basta bussare alla porta della stanza di qualcuno e, una volta entrati, chiaccherare semplicemente della nostra vita...

Anche se spesso sono timido penso che il semplice "chiaccherare" sia una delle cose più belle che si possano fare tra amici e, soprattutto, tra fratelli. C'è chi dice che l'amore si deve dimostrare con i fatti; affermazione sacrosanta, non cambierei una virgola, ma posso aggiungere legittimamente che è bello e importante dirsi le cose? Sentire che c'è qualcuno che ti vuol bene anche solo facendoti scaricare su di lui tutto ciò che porti dentro è una delle sensazioni più consolanti e gioiose che possano esserci al mondo... come dice un uomo che di queste cose se ne intende "la relazione con l'altro mette ali alle nostre radici". Come possiamo pensare di essere completamente autonomi, del tutto indipendenti gli uni dagli altri? Non è poi un ragionamento molto evangelico...

Ma credo di aver scaricato abbastanza anche in questo post per oggi; posso dirmi soddisfatto! Buona notte a tutti!


Matteo

1 commento:

Boiafaus ha detto...

bravo, è scritto proprio bene, con cura, soprattutto, che è quel che più conta.
mi permetto però di dirti di non mettere troppa della tua vita privata su internet, a volte è davvero un posto dove si perde un pò il valore delle cose. e questo non è bello...
custodiscile e custodisciti.

per il resto, camminiamo.
e non temere troppo, affidati.