lunedì 8 dicembre 2008


Ieri sera ho assistito nella Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Domodossola all'esecuzione della Messa da Requiem di Mozart. Che serata fantastica!!!
A parte i posti in tribuna (don Armando ha concesso a me e a qualcun altro di salire nella balconata dell'organo) la cosa fantastica è sentirle dal vivo queste cose. Finchè ascolti un CD o un disco, per quanto siano rinomati l'orchestra ed il coro che eseguono, non vieni preso così dentro dalla musica... Pezzi che dal vivo sono pieni di vitalità, di movimento, di trasporto, su una registrazione divengono piatti e noiosi anche per chi li sa apprezzare. Ieri sera ho sentito e visto violini, ottoni, oboe, violoncelli che si agitavano e muovevano in danze frenetiche, ma che tuttavia finivano in una bellissima armonia di suoni e voci... E chiudendo gli occhi vedi quello che una registrazione non ti farà mai vedere. Quella la ascolterai sempre per diletto, per piacere personale, ma non diverrà mai momento contemplativo come quello di ieri sera... E allora scompare lo storeotipo del Dies irae come solo giorno tremendo e doloroso; la musica ti apre alla speranza, allo sguardo d'amore del Pie Jesu, che non mancgerà mai nella tua vita. Il "re di tremenda maestà" che è il padre è invocato per il perdono; il figlio ti porta l'amore che sempre ti avvolgerà... Di questo possiamo essere certi!

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